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Testimonianze

 

"Testimonianze"

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"Cari figli, vi guardo e vi vedo persi..." (25/7/2016)

DISPOSIZIONI PASTORALI URGENTI:

(tutte le disposizioni pastorali contenute nel sito sono essenziali ed urgenti, qui ne vengono indicate solo alcune di particolare interesse)

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PANDEMIA COVID-19

Disposizioni urgenti, immediatamente operative, sul Sacramento della Riconciliazione e della Unzione degli Infermi per i fedeli ricoverati nei reparti ospedalieri di "Terapia intensiva" e per quelli in regime di "quarantena".

1) - Il Sacramento della Riconciliazione si dichiara pienamente valido anche se celebrato "a distanza" attraverso "videochiamata" o "chiamata telefonica semplice".

2) - Nella celebrazione "telefonica" del Sacramento della Riconciliazione l'accusa dei peccati (qualora il fedele ammalato sia impedito alla fonazione da essenziali strumenti di terapia) è pienamente valida anche se fatta solo mentalmente.

3) - Nei reparti di "terapia intensiva" e in quelli inaccessibili al personale non sanitario, il Vescovo è tenuto ed autorizzato a delegare l'amministrazione del Sacramento della Unzione degli Infermi al personale sanitario che si rendesse disponibile.

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CAMPI-SCUOLA ESTIVI delle parrocchie e delle comunità religiose senza "cellulari ecc................"!

Si imponga una moratoria totale di tutti gli strumenti personali di comunicazione elettronica durante i "ritiri" e "campi estivi" per tutti: ragazzi, giovani, adulti. Si abbia il coraggio di prendere questa misura di liberazione della relazionalità interpersonale e spirituale. Sarà una esperienza nuova, ricca e affascinante. Potranno provare il gusto, il piacere profondo che, superato un primo momento di disagio, produce l'essere deconnessi dalla rete e vivere unicamete presenti alla realtà di luogo e di tempo che si condivide con gli altri. Nei ritiri, campi-scuola, seminari, ecc... nessuno sia quindi autorizzato a portare con sè questi strumenti di connessione (neppure preti, suore, animatori, cuochi, ecc... assolutamente nessuno). Ci sia, nel campo, un unico telefono per le comunicazioni essenziali. Questa misura, ormai indifferibile, non ridurrà il numero dei partecipanti ma lo moltiplicherà.

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Orario apertura Chiese "Cattedrali", principali "Basiliche", "Santuari" e Parrocchie.

Si dispone che in tutte le Chiese "Cattedrali" diocesane, nelle principali "Basiliche", nei "Santuari" e nelle principali Parrocchie e Unità Pastorali l'apertura ai fedeli sia fissata alle ore 5.30 del mattino con la recita del primo S.Rosario. La celebrazione della prima S.Messa della giornata sia alle ore 6.00/6.15 per offrire a tutti (anche a chi ha famiglia e quindi deve essere di ritorno a casa prima delle 7.00) di poter partecipare alla S.Messa quotidiana. La chiusura delle Chiese non sia prima delle 20.30. Alle 20,00 si reciti un ultimo S.Rosario. Sia recitato, in tutte le Chiese, il S.Rosario comunitario durante tutto l'arco della giornata (almeno una "corona" ogni 2 ore). Sia permessa e favorita la Adorazione Eucaristica diurna e notturna con le modalità operative più opportune.

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SACRE CENERI E CAMMINO QUARESIMALE

Il dono del tempo quaresimale, incardinato alla Preghiera ed al Digiuno, genera nuovo slancio alla conversione del nostro cuore. Il cammino di riconciliazione quaresimale che culmina con la S.Confessione guarisce le ferite causate dai nostri peccati e feconda la nostra Anima con la Grazia dello Spirito Santo.

- Prima di tutto riconciliamoci con noi stessi. Smettiamo di guardare indietro e di pensare al passato, a quello che è stato, che abbiamo fatto o che non abbiamo fatto, Dio non lo guarda più, perchè dobbiamo ancora guardarlo noi! Ripartiamo! Cancelliamo i fantasmi dei nostri sensi di colpa, rinunciamo ai cattivi giudizi che abbiamo verso noi stessi.

- Riconciliamoci poi con il nostro prossimo a cominciare dalla nostra famiglia, poi sul lavoro e poi in tutti i nostri rapporti umani. Ascoltiamo, perdoniamo, sopportiamo, incoraggiamo, aiutiamo, correggiamo con amore, aspettiamo, impegnamoci, condividiamo, consoliamo, amiamo per primi!

- Una volta riconciliati con noi stessi e con gli altri saremo pronti per riconciliarci con Dio stesso perchè Dio è in noi e nel nostro prossimo.

La Fede, così rigenerata dalla Grazia Quaresimale, sarà per noi più forte del male, più forte della paura, più forte della guerra.

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Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Con la festa del Signore Gesù Cristo, Re del cielo e della terra si conclude questo anno liturgico 2013/14. Un anno in cui il Signore, attraverso il suo Spirito e la santa Liturgia della Chiesa, ci ha ancora colmato dei suoi mirabili doni. Cosa ne abbiamo fatto? Quali frutti hanno prodotto nella nostra anima, nella nostra famiglia, nella nostra comunità e nel mondo? Forse un altro anno liturgico ci sarà concesso dalla Divina Misericordia. Disponiamoci a farlo fruttificare come mai è avvenuto sino ad ora, come il Signore desidera! Sia un anno di conversione vera, di riconciliazione reale, di testimonianza coraggiosa! Neppure un solo giorno vada più perduto! Rinunciamo una volta per tutte ai nostri piccoli e grandi compromessi, alle nostre vecchie abitudini, meschine comodità, sciocche incertezze, tiepidezze, paure, incoerenze e corriamo incontro al Signore con cuore libero e nuovo ed ai nostri fratelli e sorelle con nuova e gioiosa determinazione! Maria ci guidi momento per momento nel nostro cammino!

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Prepariamo il S.Natale

Inizia l'Avvento e tutta la comunità si deve preparare al S.Natale. Il Signore viene a salvare ogni membro della comunità e ogni uomo, ogni donna che dalla parrocchia, per tanti motivi, si tiene lontano/a. Ora Maria ci chiede un impegno totale, una dedizione degna dell'amore che abbiamo per Gesù e per Lei. Non c'è neppure un giorno da perdere! Abbiamo tanto bisogno, e Gesù nasce per aiutarci e salvarci. Abbiamo in comunità tanto bisogno di guarigione fisica e spirituale, abbiamo tanti ammalati nel corpo e nel cuore, abbiamo tante schiavitù da cui dobbiamo liberarci, abbiamo tanti disoccupati, tante famiglie in difficoltà o "separate", tantissimi cuori scoraggiati e depressi. Prima di tutto dobbiamo pregare di più, molto di più. Maria ci spiega che se non preghiamo perdiamo la nostra identità, non sappiamo più chi siamo, come singole persone, come famiglie, come comunità, non sappiamo più chi siamo e non sappiamo più dove andare e allora ci scoraggiamo, ci chiudiamo in noi stessi e quindi ci fermiamo. Chi perde fiducia in Dio è come chi si ferma stremato in mezzo al gelo: non ha scampo. Noi invece dobbiamo muoverci ed anche in fretta per portare a tutti la Buona Notizia della Salvezza. Il Signore si propone e ci propone per questo Natale cinque obiettivi, cinque grandi azioni d'amore che in questo Natale Lui vuole compiere per la nostra comunità e per compierle ha bisogno della nostra Fede e della nostra preghiera, di molta Fede e di molta preghiera: la pace tra noi e le persone che vivono accanto a noi; la riconciliazione per le famiglie divise o che stanno per dividersi; la solidarietà economica per chi è senza lavoro e senza casa; la situazione dei ragazzi e dei giovani; la condizione di tutte le persone malate e sole. Gesù viene a portare forza, speranza, guarigione e vita nuova ma dobbiamo essere noi i testimoni e gli annunciatori di tutto questo. Dobbiamo allora prima di tutto pregare di più, molto di più, singolarmente, in casa e in chiesa. La chiesa deve diventare il luogo "permanente" della preghiera. Come possiamo chiedere al Signore tante "Grazie" se poi per ore ed ore lo lasciamo solo! Sono sicuro che molti aderiranno a questo appello alla preghiera se noi per primi diamo il buon esempio, sono sicuro che avremo presto molti che daranno la loro disponibilità a pregare in chiesa durante la giornata, per un tempo definito e programmato. In chiesa dobbiamo anche cominciare a dire insieme "Lodi" e "Vespri" con orari tali da essere compatibili sia per quelli che lavorano sia per gli altri. Direi "Lodi" quindi due volte al mattino (alle 6,30 e alle 10.00) e "Vespri" due volte al pomeriggio (alle 15.00 e alle 19.00), "Angelus e Ora Media" alle 12.00. E poi il S.Rosario in chiesa, vediamo se riusciamo a dirlo almeno sei volte (7.00; 9.00; 11.00; 14.00; 16.00; 17.00) sono certo che troveremo presto le persone disponibili. Anche per la S.Messa dobbiamo trovare il modo che possano venire quotidianamente sia quelli che lavorano che chi non lavora. La "Novena" deve costituire la meta di un percorso di preghiera forte. Un percorso che dobbiamo mantenere poi per sempre, anche dopo Natale. L'invito alla S.Messa del Santo Natale deve giungere a tutti, ai vicini, ai lontani, ai sani, ai malati, ai soli, alle famiglie unite, ai "separati", ai ricchi, ai poveri, agli sfrattati, ai disoccupati. Per tutti Gesù porta il dono di Sè e con esso, per ciascuno, un concreto segno personale di Salvezza. L'invito al S.Natale in parrocchia deve giungere presto a tutti con un biglietto, un sorriso, un panettone e per le famiglie in grave difficoltà economica, se possibile, con un aiuto per pagare "le bollette" di dicembre. I malati che sono in casa devono poter ricevere la S.Confessione e la S.Eucaristia (si deve fare il massimo sforzo per portare la S.Comunione ai malati che la desiderano la vigilia e il giorno stesso di Natale!). Bisogna poi aiutare le persone a "confessarsi", se non ci si "confessa" e non ci si libera dalla tristezza e dal peso dei nostri mali interiori come si può "fare festa"! Molti non si confessano perchè nessuno li invita e perchè non sanno cosa dire, non sanno guardarsi dentro, non sanno capire se hanno l'anima sana o malata, stanno male e non sanno il perchè, cioè non sanno più fare "l'esame di coscienza". Dobbiano fare, almeno alla S.Messa, un pò di catechesi sull'esame di coscienza e poi una celebrazione penitenziale comunitaria a settimana. Il giorno di Natale nessuno in parrocchia deve restare solo! Bisogna andare a trovare i malati soli nelle case (private e di degenza) e bisogna anche organizzare una festa in oratorio affinchè nel giorno di Natale (e a Capodanno) chi è solo e non ha famiglia possa trovare in parrocchia una "famiglia" con cui mangiare il panettone e fare festa! Vedete carissimi, noi siamo pochi ed il lavoro è immenso ma non ci fa paura, ce la faremo, ce la faremo con la forza dell'Amore di Dio, sotto la guida straordinaria di Maria!

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